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Nicola aveva un gran sonno e, comodo com’era, non si sarebbe mai alzato dal divano. Anzi, pensò bene di provare a raggomitolarsi nella morbida copertina con il ricamo della slitta che piaceva tanto ai fratellini, trovandola calda e confortevole. Sì, avrebbe dormito decisamente bene, se solo non fosse stato per la luce dei lampioni e delle figure luminose, che filtrava attraverso le tende. Tastò con la mano i cuscini del divano tra i quali, quel pomeriggio, aveva visto scivolare un cappellino a forma di viso di Babbo Natale con il cappello con il pompon e il nasino a pallina rosso e lo usò per proteggere il viso dalla luce. Nel giro di pochi secondi si addormentò placidamente.
Valeria scosse Tonio. “Svegliati! Ho sentito dei rumori in salone!”. Il bambino si girò dall’altra parte. “Lasciami dormire, ho sonno. Senti sempre i rumori nel salone e non c’è mai nessuno!”. “Ma è la notte di Natale!”, protestò lei risentita. Tonio, a quel punto, scattò in piedi. “Ora che ci penso”, ammise, “Anche io ho sentito un rumore di campanella e veniva da fuori, anzi dall’alto. Dobbiamo salire sul tetto!”. “Ma cosa dici? Andiamo in salone e basta”. Mano nella mano i due gemellini avanzarono al buio per non svegliare nessuno, un po’ inciampando nelle lo stesse pantofoline e con il cuore che batteva talmente forte da risultare assordante. Valeria fu la prima ad affacciarsi timidamente in salone, con le guance roventi. “Mi sembra che non ci sia nessuno…”, disse con un pizzico di delusione nella voce. “Visto? Te l’avevo det… un momento! Guarda sul divano! C’è qualcuno che dorme!”. In quell’istante il vento filtrò dalla finestra rimasta un po’ aperta, fece scostare la tenda e un raggio di luce dalla strada illuminò il divano, rivelando una barba bianca e un cappello rosso. “Ma è…”. “Non ci posso credere”. Da lontano non avevano una visuale particolarmente buona, ma non ebbero bisogno di avvicinarsi per confermare ciò che il loro cuoricino sapeva già. “Povero Babbo Natale, deve essere stanco, per fortuna gli abbiamo lasciato latte e biscotti!”. “Sì, è vero. Torniamo a letto, lasciamolo riposare”.
Il cappello di Natale con il viso di Santa Claus che diffonde la magia
Santa Claus è il Natale fatto persona, o meglio è il Natale fatto cappello. Tutto il berretto, infatti, è il suo viso tenero e sorridente dalla carnagione chiara e il nasino rosso tondo e ovattato. Il sorriso traspare sotto i baffi sottili dalla punta all’insù e la barba bianca che è una nuvola soffice e calda che gli circonda il viso. Indossa il suo cappello rosso con il bordino bianco e il pompon, a sua volta il nostro cappello. Urban Santa sorride felice, appena portato a termine la sua missione: trasmetterci un po’ della sua gioia.
Altezza | 18 cm |
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Larghezza | 18 cm |
Profondità | 25 cm |
Colore | Rosso-Bianco |
Materiale | Stoffa |