Utilizziamo i cookie per rendere migliore la tua esperienza di navigazione. Per rispettare la nuova direttiva sulla privacy, è necessario chiedere il tuo consenso per impostare i cookie. Per saperne di più.
Alberto aveva pianificato nel dettaglio la sorpresa per i piccoli Ezio e Virginia. Pronto, e per una volta in perfetto orario, doveva solo indossare il suo costume di Babbo Natale e prendere il sacco di juta con i loro regali. Ma poi era uscito dimenticando il sacco e, rientrando di corsa, era inciampato nell’appendiabiti strappando il costume. Il tempo, intanto, correva, e Alberto sapeva bene quanto il papà fosse rigoroso sulla cena della Vigilia che cominciava nell’esatto istante in cui in televisione davano il suo amato film Una poltrona per due. Non c’era tempo per ricucire il costume, decise, ma almeno aveva il cappello rosso con il pompon bianco che Ezio adorava essendo, come diceva lui, “morbidoso”.
Come era possibile che fosse bucato anche il sacco se lo domandò per tutta la strada, dopo aver lasciato una scia dolcissima di caramelle lecca-lecca. Come Babbo Natale era un vero pasticcione, ma almeno era in orario. Si fermò per qualche secondo sui gradini fuori la porta di casa dei genitori, ascoltando il vociare che proveniva dall’interno. Erano le chiacchiere e le risate di tutta la sua famiglia, di chi non si vedeva da tempo e aveva voglia di raccontare e sorridere. Così tanto da non sentire la porta. Alberto bussò al campanello un paio di volte, ma poi si arrese al fatto che quel trillo fosse troppo basso e cominciò a picchiare contro la porta. Eppure, anche in quel modo, le risate dei grandi e le grida entusiaste dei piccini erano troppo forti.
Alzò lo sguardo alla grondaia. Solo Babbo Natale sarebbe stato in grado di arrivare lassù e passare per il camino. Dal buchetto sul fondo del sacco di juta rotolò una bella candela di cera a forma di Babbo Natale con la lunga barba e un alberello tra le mani. Il ragazzo l’accese anche perché, allontanatosi dalla lanterna sulla porta, non riusciva a vedere più nulla e intanto valutava se provare dalla porta sul retro. “Mamma, guarda! C’è Babbo Natale fuori alla finestra!”, sentì gridare all’improvviso. Stupito si voltò e si trovò di fronte i visetti di Ezio e Virginia spalmati contro il vetro. Non si era accorto di essersi fermati proprio davanti alla finestra, con la candela di Santa alta in mano per far luce. Seppur non come lo immaginava, la sua sorpresa era riuscita.
La candela natalizia a forma di Babbo Natale che illumina la strada verso le feste
Santa Claus ha una luce speciale nello sguardo, con la quale scopre subito cosa alberga negli animi di chi lo attende e, attraverso la candela Babbo Natale nella Foresta di Lucciole, questa luce la dona perché i suoi amici grandi e piccini possano vedere con i loro occhi tutto ciò che di bello sta per arrivare. Santa Claus si riconosce subito, con il suo abito rosso con il bordo bianco che sembra una pennellata di neve e il cappello con una pallina innevata per pompon. E si vede subito che è felice perché ha le guanciotte gonfie, quasi quanto il naso tondo, e gli occhietti luminosi. Il sorriso, in realtà, è un po’ nascosto tra i baffi con la punta all’insù e la manciata di barba candida e frastagliata. Oltre alla luce ha anche un altro dono per noi, un abete che deve aver colto al Polo Nord sotto un cielo stellato, lì dove gli astri scendono fino a posarsi sul suo abito. Anch’essi brillano della luce dei desideri appena espressi.
Materiale | Cera |
---|---|
Colore | Verde-Rosso-Bianco |
Larghezza | 10 cm |
Profondità | 8 cm |
Altezza | 15 cm |