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“Oh… mi è caduto il tovagliolo!”. La piccola Nadia finse disappunto, scivolò sotto il tavolo e cominciò a cercare il bel tovagliolo ricamato dalla nonna con le renne e la slitta ma, nonostante fosse praticamente ai suoi piedi, la bambina non voleva proprio decidersi a raccoglierlo. Passò appena un minuto, un tempo che a lei sembrò lunghissimo, però dal tavolo nessuno la richiamò. La cena sembrava andare per le lunghe e la piccola cominciava ad annoiarsi. Non era piacevole essere l’unica della sua età alla tavolata della Vigilia soprattutto quando gli zii, dopo averle chiesto cosa volesse fare da grande, avevano rivolto la loro attenzione ai nonni e così anche la sua mamma, che fino a quel momento aveva giocato con lei. Nadia gattonò silenziosamente tra le gambe accavallate sotto il tavolo e approfittò del momento di distrazione del nonno per sbucare sotto la tovaglia a capotavola. Trotterellò verso il salone e si guardò alle spalle.
Dalla cucina arrivavano le voci di chi non si riuniva da tempo e aveva tante cose da raccontarsi, mentre la risata allegra del padre sovrastava ogni cosa. In salone le uniche luci accese erano quelle della lampada tempestata di gocce nell’angolo e delle lucciole che si accendevano, spegnevano e danzavano a intermittenza tra i rami dell’abete addobbato. “Che faccio adesso?”, si chiese Nadia a bassa voce, guardandosi intorno. Non voleva accendere la televisione per non attirare l’attenzione e non le sembrava affatto carino aprire i regali prima del tempo. Poi le caddero gli occhi sul tavolinetto basso accanto alla poltrona dove ancora ardeva la candela dorata a forma di alberello con i rami tutti striati. “Ohhh”, aveva esclamato vedendola per la prima volta qualche giorno prima, “Ma sembra un piccolo albero vero!”.
Nadia si arrampicò sulla poltrona per accarezzare una punta e si stupì di sentirla fredda. La luce dallo stoppino, come fosse il puntale dell’alberello, illuminava i pezzi di un puzzle del suo gioco abbandonato il giorno precedente. Non era brava con i puzzle, non aveva molta pazienza. Ispirata dal silenzio e dalla luce, frutto anche la curiosità di scoprire quale immagine avrebbe rivelato, la bambina riprese il suo lavoro e non si accorse proprio del tempo che passava, finché la mamma non accese la luce. “Tesoro… dov’eri finita?”. “Guarda mamma, ho finito il puzzle! È un albero di Natale tutto addobbato in una casa! Sembra vero!”.
Candela natalizia a forma di abete color delle stelle che illuminano i bei momenti
La candela Albero di Natale Tesoro delle Stelle è un arbusto di luce che germoglia speranze e raccoglie intorno a sé la gioia dei momenti più cari. Ai primi sentori d’inverno il piccolo alberello, ammantato dalla luce dorata delle comete, inizia a brillare e ad ardere per l’attesa delle feste. Fitto di rametti panciuti striati da nervature profonde, le sue punte di aprono verso l’esterno e si intrecciano a corolla fino alla cima sulla quale lo stoppino è un puntale che catalizza i desideri. Perché sono i desideri realizzati, durante le feste, il vero tesoro da custodire… il dono che Santa Claus non manca mai lasciare sotto l’albero.
Materiale | Cera |
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Colore | Oro |
Larghezza | 10 cm |
Profondità | 10 cm |
Altezza | 10 cm |