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Il piccolo Ezio non poteva credere ai suoi occhi: sul tavolo del salone c’erano un mare di delizie: cioccolato, confettini colorati, caramelle, bastoncini di liquirizia, gomme da masticare, biscottini. Non aveva mai visto un tale concentrato di bontà. “Che faccia… da quanto tempo non ti danno un dolcetto?”, scherzò Ludovico, il fratello maggiore. Ezio gli mostrò la linguaccia, ma solo per pochi secondi perché si stava già concentrando sulla scelta. “Non penserai mica di mangiarli tutti insieme!”. Il papà spuntò in salone con un sorriso e con alcune calze rosse sotto il braccio. “C’è Rudolph? Dov’è Rudolph!”, chiese con insistenza il bambino, sfilando le calze al papà, in cerca della sua amata renna dal naso rossa che sorrideva sotto i fiocchetti di neve.
Ezio portò verso di sé una manciata di confetti e praline ripiene, caramelle morbide e zuccherini tutti accomunati dall’essere dei colori più variopinti dell’arcobaleno. “Posso scegliere anche qualche altra cos…”. Non riuscì a terminare la frase che il fratello versò nella sua calza una grossa manciata dei fiocchi d'avena per la colazione. “Perché mi guardi così? Le renne mangiano l’avena… ah, e sai che altro mangiano? Le verdure… come le carote”. “Bleah…”, borbottò il bambino, liberando la calza dai fiocchi d’avena, “Le renne di Babbo Natale sono magiche e possono mangiare i dolcetti come lui, solo più colorati!”.
La mattina di Natale era il momento in cui la famiglia, dopo aver finalmente scartato i regali, si concedeva anche un dolcetto dalla calza. Ezio non riusciva proprio a trovare la sua. “Sei stato tu!”, puntò il dito contro il fratello, “L’hai nascosta per farmi un dispetto! Ha fatto bene Babbo Natale a mettere il carbone nella tua calza”. “Questa volta non ho fatto niente…”, si giustificò lui guardando, in cerca d’aiuto, i genitori che intanto si lanciavano uno sguardo d’intesa. “Vieni, cerchiamola, non sarà andata lontano”, lo rassicurò la mamma e infatti la scorse non lontano dall’albero, nei pressi della finestra. Si era rovesciata e a terra era rimasto qualche confettino variopinto un po’ mordicchiato. “Ezio, guarda lì!”, lo chiamò il papà all’improvviso. Puntava il dito contro un’impronta ovale a forma di zoccolo. “Oh!”, esclamò il bambino pieno di meraviglia, “Ma allora… alle renne piacciono davvero i dolcetti colorati! E io li ho divisi con loro!”.
La calza di Natale con la renna dal naso rosso che ama le sorprese
La renna Rudolph è una grande amica di Santa Claus ed è la preferita dei piccini che sanno bene quanto il suo naso luminoso e natalizio sia importante per condurre fino alle loro case la slitta carica di doni.
Sulla calza rossa il naso della renna spicca, a sua volta, carezzevole e vellutato. Rudolph ha il manto liscio e marroncino, ma il musetto è una pennellata di neve candida, nella quale infatti ama giocare. Ha gli occhioni grandi e lucidi, le corna ramificate protette da un cappellino rosso con dei decori bianchi e, sebbene il suo mantello sia caldo, porta al collo una sciarpa rossa a coste. La sua espressione è dolcissima e felice, evidentemente perché nevica: intorno alla renna infatti danzano sottili cristalli di neve che scendono direttamente dal bordo liscissimo e candido. Le renne di Santa Claus sono golosone proprio come lui ma, sempre come lui, sono simpatiche e tenere e non vedono l’ora di custodire la più bella delle sorprese per noi.
Materiale | Stoffa |
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Colore | Rosso |
Larghezza | 25 cm |
Altezza | 40 cm |