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La piccola Elisa abbracciò tutta contenta l’album da disegno con l’astuccio pieno di matite e penne colorate. Da quando a scuola aveva dipinto due intere tavole piene di renne, pupazzi di neve e slitte che volavano sugli alberi, si era accorta di quanto le piacesse disegnare ed era stato naturale, per lei, chiedere a Babbo Natale tutto l’occorrente per diventare una piccola artista. La sua gioia nello scartare il pacco, che aveva capito subito contenere il frutto del suo desiderio, era stata ineguagliabile. E quell’anno trascorse l’intero giorno di Natale a raccontare una deliziosa storia con protagonista una bambina dalle trecce bionde che aiutava Babbo Natale a salvare il Natale ricevendo in cambio una montagna di dolcetti.
Nel corso del tempo, crescendo, Elisa aveva finito con il dimenticare il suo sogno di bambina anche se, quando le capitava di prendere tra le mani una matita colorata, l’antico desiderio si risvegliava. “Perché non ricominci a raccontare storie?”, le chiedeva ogni tanto la mamma, sapendo che lei era solita appuntare qualche idea nel suo diario di scuola. Elisa alzava le spalle e scuoteva la testa, le sembrava di aver perso l’ispirazione e forse aveva solo dimenticato la bellezza di coltivare i propri sogni.
Si stupì, la mattina di Natale, di sentire un tonfo. Qualcosa era caduto dal suo letto sul tappeto. Sporgendosi la ragazza notò una calza rossa con un pupazzo di neve in sciarpa e cappello… era la sua calza di bambina, da quanto non la vedeva! Non capiva proprio perché fosse lì, visto i dolcetti era da un po’ che non li mangiava più. All’interno, tra macarons e cookie, trovò alcuni fogli ripiegati, i suoi disegni di bambina. Nel guardarli si intenerì al punto che gli occhi cominciarono a pizzicarle e addirittura addentò un biscotto con le gocce di cioccolata. Era sicura di avere ancora da qualche parte le matite colorate e i pastelli a cera e, nel cuore, tante storie da raccontare.
Calza natalizia rossa con pupazzo di neve in sciarpa custode dei dolci desideri
I sogni sopiti a Natale tornano a brillare con l’intensità che solo i desideri più autentici hanno. E il Pupazzo di Neve Racconta Storie, che ne è il custode, li racchiude e li condivide nel momento in cui abbiamo bisogno di dolcezza. Il giovane amico di Santa Claus è nato dalla neve più fresca del Polo Nord e di questa, infatti, ha il candore lucente. Nonostante sia a suo agio tra il vento e il freddo, ama gli indumenti caldi e infatti un cappellino con il bordo morbido e riccioluto e il pompon bianco e una sciarpetta, entrambi rossi con note di colore gialle e verde. Devono tenerlo molto al caldo, visto che sulle guanciotte bianche, sotto gli occhietti neri e lucidi, le gote sono rosse. O forse sono rosse per il bel sorriso che gli è spuntato sul viso sotto la pallina ovattata che gli fa da nasino. Sulla calza rossa, liscia e morbida e con il bordo superiore in tartan, ha portato da polo un fiocchetto di neve: è l’inizio di una storia natalizia che sa di allegria e cose buone.
Materiale | Stoffa |
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Colore | Rosso-Tartan |
Larghezza | 12 cm |
Altezza | 16 cm |