Calza di Natale rossa e verde Barba di Zucchero di Santa 16 cm

Alla piccola Amelia la cena sembrava non finire davvero mai. Zii e nonni chiacchieravano allegramente e i fratelli e cugini più grandi giocavano a dei giochi un po’ troppo difficili per lei. “Devi girare prima questa carta, poi questa, poi peschi, hai capito?”, le stava spiegando la sorella, ma lei proprio non riusciva a starle dietro. Così per un po’ aveva disegnato ma poi alla matita rossa, con cui stava colorando la giacca di Babbo Natale, si era spezzata la punta. Un po’ imbronciata la piccola chiese di potersi alzare da tavola e trotterellò fino al divano sperando, almeno in televisione, di poter trovare un bel film che le facesse compagnia. E così fu ma, proprio sul bello, mentre Babbo Natale salutava i piccoli protagonisti e volava a bordo della sua slitta, Amelia si addormentò. 

Ci mise un minuto, al risveglio, a capire cosa stesse accadendo. Tutto intorno a lei era silenzioso, non sentiva più la voce cristallina della zia, né il vocione del nonno che intimava il silenzio o le chiacchiere degli altri bambini. Che fossero tutti a tavola per il dolce? Ma in quel caso avrebbero chiamato anche lei che era la più golosa di panettone… Le luci in cucina però sembravano abbassate, come se non ci fosse più nessuno. Lanciò un’occhiata sotto l’albero, i regali almeno erano tutti ancora al loro posto. Incuriosita andò a dare un’occhiata in giro, poi sentì un rumore in salone e vide la luce arrivare dalla porta d’ingresso. Che qualcuno fosse tornato? 

Rimase incredula, ferma tra il soggiorno e la cucina, e tutti i suoi sogni natalizi improvvisamente si realizzarono. Sulla soglia della porta c’era Babbo Natale… proprio lui con tanto di fianchi tondi, barba bianca, occhialetti dorati e cappello con il pompon. Amelia quasi non riusciva a credere ai suoi, nessuno dei suoi amichetti a scuola lo aveva visto così da vicino! Forse non è lui, si disse, però, ad un tratto la bambina. Ma poi lo sentì ridere, “Ho, Ho, Ho”, e non ebbe più dubbi. Gli corse incontro per abbracciarlo e lui le porse una calza rossa con il suo viso. “Amelia, dove sei?”. Il tempo di voltarsi un attimo verso il suono della voce della mamma e Babbo Natale era svanito. “Ti sei svegliata finalmente!”, le disse il papà, “Da dove arriva quella calza?”. “Me l’ha portata Babbo Natale!”. “Babbo Natale? L’hai visto sul serio? Vieni a raccontare…”. 

Santa è il più felice di tutti quando può donare dolcezza e ricevere in cambio un bel sorriso felice. Sulla calza rossa Barba di Zucchero, infatti, appare proprio il suo viso: è un po’ nascosto, a dire il vero, circondato com’è da una nuvola di pasta zuccherosa canuta, con i baffetti ad ali d’angelo sui quali spunta solo il naso rosso a pallina ovattata. Anche il suo sorriso non si vede, però si scorgono i suoi occhietti lucidi, pure un pò nascosti dal cappello rosso con il pompon e il bordo riccioluto. Sulla calza rossa con il bordo superiore verde, tra i fiocchetti di neve, Santa ci porta anche un augurio Merry Christmas e ci invita a lasciarci sorprendere da ciò che di buono deve ancora venire.