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Il periodo dell’avvento insegna il valore dell’attesa: un pozzo pieno di emozioni da riscoprire e rivivere appendendo il proprio sogno all'albero della realtà.
Tempo di realizzare i desideri...
Tobia era un bambino molto dolce che non aveva amici; sfortunatamente la sua famiglia era malvista perché povera. Insieme a sua mamma e suo papà viveva in una piccola casetta di legno le cui mura erano gialle e rosse e il soffitto verde. Tutta la struttura presente al pianterreno era costituita da un’unica stanza e, seppur piccola, per lui era il luogo più bello in assoluto perché realizzato con amore. “A sinistra c’è una grande finestra su cui poggia un’elegante tenda arancione cucita da mia mamma, a destra una scala in legno intagliata dal mio papà e al centro l’albero di Natale più alto di sempre! I miei genitori dicono che tutto quello che viene appeso ai suoi rami durante i giorni che precedono il Natale diventa realtà vissuta” raccontava Tobia alla maestra. “Peccato che sia vuoto!” dicevano i suoi compagni in coro ridendo e burlandosi di lui. “A Natale sarà pieno” rispose il bambino dolcemente. A partire dal primo di dicembre fino al mattino della festa intagliò un ornamento al giorno nel legno che trovava vicino casa; per lui fare questo significava dare una forma concreta ai suoi desideri: un orsacchiotto con cui dormire, un soldatino con cui giocare, una renna con cui volare, e così via. Ogni mattino si svegliava e, prima di ogni altra cosa, andava ad appendere un suo desiderio sull’albero. Quando giunse il giorno di Natale Tobia inserì l’ultima sua opera: la raffigurazione in miniatura di Babbo Natale che portava sulle spalle un sacco pieno di doni; questa la posizionò a sinistra dell’albero: “Ora la mia casa dei desideri è completa”. Tutti i ricordi, i sogni e le emozioni erano stati scoperti e vissuti nel corso del mese. Quando rientrò a scuola i compagni di classe, ricordando ciò che si erano detti in precedenza, dissero: “Allora? Il tuo albero poi si è riempito?” “Più che riempito, volete venire a vedere? Ancora non lo smontiamo”. Tutti i ragazzi seguirono Tobia dopo la scuola, certi che stesse dicendo una bugia. Appena entrarono nella sua casetta i loro sguardi si illuminarono di stupore: “Wow” esclamarono in coro “Il prossimo anno vogliamo anche noi uno così! Ci aiuti?” “Dipende” rispose Tobia “Per realizzarlo occorre saper amare l’attesa”. Da quel giorno egli divenne il bambino più ricco di tutti, e non perché aveva molto denaro ma perché era pieno di amici a cui insegnare ad amare il tempo.
Materiale | Legno |
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Colore | Rosso-Verde |
Larghezza | 39 cm |
Profondità | 7 cm |
Altezza | 42 cm |