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Se un giorno il mondo finisse cosa ricorderemmo della nostra esistenza? L’ora in cui abbiamo avuto il coraggio di amare.
Dall’oro al legno: il sovrano del tempo
C’era una volta un sovrano che passava tutto il tempo a contare il denaro che possedeva nella grande stanza delle ricchezze. Quando sua moglie partorì lui non c’era, nei momenti più importanti della crescita dei suoi figli era assente, persino i giorni destinati alle feste lui li passava a lustrare i lingotti d’oro. Durante un mattino di Natale un bambino di nome Pierre andò al castello reale e chiese di consegnare un dono che aveva scolpito per il re. “Non si può piccolo” disse una guardia reale “Nessuno può entrare!” “E perché mai? È forse un tiranno?”. L’unica cosa al mondo di cui aveva paura il sovrano era di perdere le sue ricchezze dunque non voleva che nessuno gli attribuisse l’appellativo di despota poiché sapeva che una rivoluzione avrebbe potuto destituirlo con facilità; l’esercito, infatti, non gli era per nulla fedele. In pochi minuti il termine “tiranno” giunse alle sue orecchie facendolo alzare in piedi: “George!” si rivolse al valletto “Chi ha osato chiamarmi in quel modo?” “Si tratta di un bambino sire” “Potrebbe anche averlo sentito dai suoi genitori, non è un termine da infanti. Fatelo salire immediatamente!”. Pierre in pochi minuti giunse davanti alla sua porta scortato da una guardia. Quest’ultima bussò, il piccolo entrò e si sedette. “Salve, mi chiamo Pierre e vi ho portato un regalo” “Come mai?” “Oggi è Natale” “Ah, si giusto…Natale. Fammi vedere un po’…” “È una vostra riproduzione in legno. Ho impiegato ventiquattro giorni per realizzarla. La sua giacca rossa è ornata da pietre dorate e la corona rossa e oro da pietre color rubino. Il pantalone è blu come la fascia su cui poggia la corona e gli stivali sono neri decorati da lacci oro. Sotto l’intera figura c’è un conto alla rovescia che mi ha accompagnato durante la realizzazione. Ogni giorno, quando vedevo il numerino avanzare, pensavo che non avrei voluto altro che donarvi il mio tempo, perché è la cosa più importante che ho”. Udendo quelle parole il re dal cuore di pietra si sciolse come neve al sole. Pensava a quanti momenti aveva speso con oggetti inanimati invece di vivere istanti emozionanti come quello. “Ho due figli come te sai, ti piacerebbe conoscerli?” “Si, che bello!” “George, accompagna il piccolo da Vanda e i mie bambini; ora li raggiungo”. Il re prese la sua bellissima riproduzione e la collocò al posto del suo orologio: “Bene, ora solo tu scandirai le mie giornate. È tempo di amare”.
Materiale | Legno |
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Colore | Rosso |
Larghezza | 10 cm |
Profondità | 10 cm |
Altezza | 43 cm |