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Il regalo più bello che si può donare a chi si ama è la capacità di saper dare valore ai propri sogni.
Calendario dell’avvento: l’albero delle scoperte
In una piccola cittadina viveva Anastasie con la sua famiglia. La bambina amava pattinare e, nel periodo invernale, si recava una volta alla settimana in una grande pista disposta nella piazza principale. Una sera, a cena, disse ai suoi genitori di aver conosciuto una nuova amica di nome Enora proprio mentre pattinava: “...Quando le chiesi quale fosse il suo giocattolo preferito mi disse che non ne aveva uno perché per lei erano tutti uguali. Mi ha detto di avere tutta la collezione di orsacchiotti!” “Vedi piccola…” esordì il papà “…Alla tua amica non piace nulla perché non sa cosa vuol dire stare senza qualcosa, non ha mai provato la mancanza. In pratica non si rende conto di quello che ha perché non ne comprende il valore. Il regalo più bello che potresti farle per Natale è ridonarle la gioia di sognare. Potreste realizzare insieme un calendario dell’avvento inserendo ogni giorno, in una nuova scatola creata da voi, il desiderio più bello che vorreste realizzare. Vedrai che la renderai felice”. Anastasie accolse entusiasticamente l’idea del padre e la settimana successiva la espose alla sua amica la quale inizialmente si mostrò scettica, ma poi acconsentì non volendo deluderla. A partire dal primo di dicembre si diedero appuntamento per iniziare. “Perché non costruiamo un albero di Natale? Dipingiamo la scatoletta, ci inseriamo il nostro desiderio e poi la disponiamo come fosse un abete che si innalza verso le stelle!” “Oh Anastasie, ma quante idee ti vengono in mente! Va bene. Ma piuttosto quale è il tuo primo sogno? Cosa inserirai oggi?” “Stavo per farti la stessa domanda” “Ma io non ho sogni” rispose Enora “Puoi sempre imparare a sognare” “E come si fa?” “Basta guardare nel tuo cuore: quale è la cosa che desideri di più al mondo?” “Mmm forse mi piacerebbe…” “Hey aspetta!” la fermò in tempo Anastasie “Dimenticavo di dirti la prima regola dei sogni: non si dicono mai ad alta voce”. Più i giorni passavano più Enora imparava a contare le stelle presenti nella sua anima. Quando giunse il mattino di Natale l’albero era ufficialmente completato e i desideri terminati. “Portalo a casa!” disse infine Anastasie “È il mio regalo per te” “Oh ma ci sono anche i tuoi di sogni!” “Ti dono anche quelli”. Enora quando rientrò dopo il loro ultimo incontro sentiva di possedere finalmente il primo oggetto della sua vita, era l’unico che aveva creato. Quei giorni le avevano insegnato che possedere davvero un oggetto significava amarlo.
Materiale | Legno |
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Colore | Multicolor |
Larghezza | 28 cm |
Profondità | 28 cm |
Altezza | 32 cm |