C’è chi dice che il Natale sia solo un giorno, speciale rispetto agli altri, ma comunque solo un giorno. Beh, chi la pensa così non si è ancora reso conto che non è solo una festa che si esaurisce in poco tempo, ma molto di più. Il Natale è il periodo più bello e atteso dell’anno, in cui le strade brillano come non mai, nell’aria si respira qualcosa di magico e la fiamma della speranza si alimenta. Sono le settimane in cui i personaggi natalizi vengono celebrati e nulla è lasciato al caso, soprattutto se si pensa alle decorazioni che arricchiscono la casa, ognuna con il suo significato e la sua storia che l’hanno resa uno dei simboli del Natale.

I principali simboli del Natale

Se chiedessi a gran parte degli elfi che conosco di descrivere la prima immagine che gli viene in mente quando pensano al Natale, molto probabilmente mi parlerebbero di una tavola imbandita e il brusio di voci familiari in una stanza il cui protagonista, pur rimanendo in disparte, è l’albero di Natale, messo in risalto da luci che danzano, dai suoi meravigliosi addobbi e i regali che, sotto alla chioma, in basso, aspettano solo di essere scartati. Se chiudo gli occhi riesco a immaginarla aggiungendo tutti quei particolari che fanno ormai così parte della festività che chiunque può vederli chiaramente e riconoscerli come simboli natalizi. Qual è il loro significato?

Albero di Natale

L’abete di Natale è il simbolo natalizio per eccellenza, riconosciuto universalmente sia perché negli anni si è lasciato notare, sia per tutto ciò che rappresenta. Ancor prima del Natale, infatti, l’albero sempreverde era visto come un ponte tra cielo e terra, simbolo di vita eterna, resilienza e speranza in qualsiasi momento, anche nei gelidi inverni in cui l’abete conservava comunque i suoi brillanti aghi verdi, rappresentando la promessa della natura di un nuovo inizio, di un ciclo che, nonostante le sfide, non si spezza. Con l’avvento del Cristianesimo l’albero di Natale venne reinterpretato in chiave religiosa, come rappresentazione della Santissima Trinità, trovando un posto nella celebrazione della nascita di Cristo. Nel corso dei secoli si è facilmente diffuso nelle case di tutto il mondo, come promemoria delle radici e dei valori che non vanno persi, come quello della famiglia con cui solitamente ci si ferma per addobbare insieme l’albero di Natale.

Ghirlande e Festoni

Strettamente collegati all’albero di Natale, ghirlande e festoni nell’antichità mantenevano lo stesso significato dell’abete. Durante l’inverno, infatti, venivano tagliati dei rami sempreverdi e portati in casa, come simbolo dell’eternità e come promemoria che l’inverno sarebbe presto passato. L’usanza di appendere ghirlande e festoni fuori la porta è una delle più antiche tradizioni della nostra festa, infatti, prima delle letterine, i rami sempreverdi affissi alla porta di casa indicavano a Santa Claus che in quella casa c’era un bambino che durante la notte di Natale aspettava il suo arrivo. Nonostante fossero i primi anni, già c’era chi credeva così tanto nello spirito del Natale da dimostralo adornando la sua porta. D’allora le ghirlande e i festoni hanno mantenuto lo stesso significato e continuano a simboleggiare la fede dei veri amici di Santa Claus.

Luci e Candele

Avvolte intorno all’albero, poste al centro della tavola, appese alle finestre, fari nelle strade cittadine, le luci natalizie sono più semplici decorazioni, sono l’esternazione dell’incantevole chiarore che ognuno porta dentro di sé. Un significato che appartiene alla luci da sempre, già nelle antiche culture che durante il solstizio d’inverno usavano le candele per contrapporsi alla crescente oscurità invernale e rinvigorire la speranza. Lo stesso significato attribuito a Gesù Cristo “luce del mondo”, simboleggiato tutt’ora dalle candele natalizie quando accese dai credenti. Con l’avvento della tecnologia, le luci sono diventate più sicure ed accessibili e si sono diffuse facilmente, proprio come il loro bagliore, promemoria che, anche nei momenti più bui, c’è sempre una scintilla che può illuminare il cammino.

Regali

Chi dice che i regali siano solo una moderna trovata commerciale si sbaglia di grosso. Infatti, prima ancora di tutti gli altri simboli, è con i regali che la festività ha avuto inizio. Sin da subito, infatti, abbiamo pensato che fosse il modo più immediato per portare un po’ di gioia nelle case. D’altronde, già in tempi antichi si usava fare regali nelle occasioni speciali, come la festività dei Saturnali con cui il Natale ha molto in comune. Se i doni sono simboli del Natale è perché rappresentano un gesto di amore, generosità e gratitudine, tutti valori legati alla nostra festività, così come le emozioni che precedono e seguono l’apertura del regalo: l’attenzione, la cura e l’affetto nella scelta del dono giusto per la persona cara, l’allegra attesa che accompagna lo scartare del pacco e la sorpresa negli occhi di chi trova qualcosa di speciale.

Calze di Natale

Quelle delle calze di Natale è una tradizione che ha origine prima ancora che Santa Claus diventasse Babbo Natale, infatti è strettamente collegata a quando era vescovo di Myra e durante la notte aiutò tre sorelle a sposarsi lasciando nelle loro calze, appese vicino al camino ad asciugarsi, la dote che gli sarebbe servita per convolare a nozze. Come allora, le calze vengono ora appese in casa, solitamente vicino al camino, come simbolo di attesa e speranza, abbondanza e generosità, tutti valori strettamente legati alla festività,

Altri simboli del Natale

Accanto ai principali simboli del Natale, con il tempo se ne sono diffusi tanti altri, alcuni universalmente riconosciuti come i vivaci e colorati candy cane o i biscotti di pan di zenzero dal sapore dolce e speziato, altri invece più intimi e personali fatti di emozioni, di momenti condivisi con i propri cari, di sorrisi e abbracci sinceri. Il bello del Natale è proprio questo, che è la festa di tutti ma anche quella di ogni singola persona che, da sola o in famiglia, può creare le proprie tradizioni e costruire simboli unici e speciali.