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Bicchieri

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  1. Set 3 Bicchieri in vetro Ambra del Deserto 300 ml
  2. Set 6 Calici Petali di Rosa 150 ml
  3. Set 6 Bicchieri in vetro Fiori di Cristallo 300 ml
  4. Set 3 Bicchieri in vetro Magico Sigillo Rosso 300 ml
  5. Set 3 Bicchieri Calice di Luna 250 ml
  6. Set 3 Calici in vetro Magia del Brindisi 250 ml
  7. Set 3 Bicchieri in vetro Gold on Ice 350 ml
  8. Set 3 Bicchieri Eternal Love 350 ml
  9. Set 3 Bicchieri Figli delle Stelle 525 ml
  10. Set 3 Bicchieri in vetro Fiamme Rosse 525 ml
  11. Set 6 bicchieri in vetro Specchio d'acqua 550 ml

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Dalle foglie ai bicchieri natalizi 

“Bahir, stanno per terminare le foglie di Picturata.” Una semplice frase che ha dato l'input per la nascita di quelli che sono poi diventati i bicchieri natalizi. Secoli prima di incontrare Babbo Natale, infatti, gli elfi si abbeveravano grazie alla Picturata, pianta curata da Bahir, capo dei giardinieri, le cui foglie venivano modellate da Kaidynv, maestra d’arte e della scultura. Una soluzione che però non durava a lungo, così era necessario raccogliere spesso le fronde di Picturata che in un’estate particolarmente torrida vennero presto a mancare. Ogni problema ha però una soluzione e, in questo caso, la si deve a Mihut, geniale inventore, che si accorse che la sabbia bagnata dal mare poco distante era molto simile alla materia prima che in passato utilizzavano per ricavare l’attuale vetro. Senza l’attrezzatura giusta ci mise un po’, ma riuscì in non molto tempo a realizzare il primo rakada, resistente bicchiere da cui gli elfi bevevano e che li ha accompagnati a lungo nel tempo e nello spazio, fino in Lapponia. È lì che si è presentata la necessità di produrre rakada singoli, uno per ogni abitante di Nataland.

Santa Claus e i bicchieri di Natale

Personalizzati con trame e ghirigori a tema per tutti gli abitanti di Nataland, i rakada ebbero una notevole evoluzione, che li rese sempre più belli, funzionali e resistenti. Il miglior fruitore era Santa Claus che approfittava del suo modello sfaccettato ogni volta che poteva per sorseggiare lo squisito latte di renna, esaltato dal contenitore da cui veniva bevuto. Non se ne separava mai, nemmeno quando andava in missione in giro per il mondo. Una notte però, mentre era in giro per il mondo a portare doni, speranza e gioia nei cuori delle persone, ebbe un calo di lattosio e non poté fare a meno di bere il latte che era in una di quelle case. Più precisamente a casa Smolin, in Russia. Si concesse un attimo di pausa prima di riprendere velocemente il viaggio. Nella fretta, però, dimenticò il suo amato oggetto sporco di latte e biscotti, sul tavolo vicino al camino.

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