Babbo Natale il richiamo della natura 70 cm

La casa a Natale era uno spettacolo per il piccolo Guglielmo. In salone avevano addobbato un albero alto e sinuoso, pieno di lucine calde dorate e palline rosse. Poi il papà lo aveva sollevato per mettere il puntale, mentre la mamma sistemava ai piedi dell’abete un Babbo Natale in abito verde con un cappottone tartan dai bordi di pelliccia. “Sai cosa manca?”, chiese a quel punto la madre al bambino. “Lo vedi Babbo Natale sotto l’albero, no? Scrivigli una letterina! Ora sei abbastanza grande per farlo da solo”. Guglielmo si illuminò e non se lo fece ripetere due volte. Prese un foglio e iniziò a buttare giù qualche riga. Precisò di essere stato buono, ed era la verità, e chiese di poter ricevere una bicicletta senza le rotelle, visto che non era più piccolo e tutti i suoi amici ne avevano una. Passò la penna alla mamma. “Ora tocca a te”. Lei arrossì, un po’ imbarazzata. “Sono grande io”, gli disse. Ma il bambino non si lasciò scoraggiare. “Lo hai messo tu sotto l’albero”. “D’accordo. Allora… cosa potrei scrivergli? Caro Babbo Natale, sono Elena e vorrei che il mio bambino…”. “No, devi chiedere una cosa per te”, la interruppe lui. Lei allora ci pensò su, davvero. “Caro Babbo Natale, sono Elena. Da piccola, quando ero a casa da scuola per le feste, il mio papà mi portava sempre in montagna a passeggiare e ricordo che mi regalò pure un cappotto come il tuo. Mi piacerebbe rivivere quei momenti”. 

La mattina di Natale un impaziente Guglielmo si lanciò sulla sua bicicletta senza neanche portarla fuori di casa, con il risultato che cadde e quasi trascinò giù l’albero. “Mamma”, strillò, “Babbo Natale ti ha portato un regalo”. Ai piedi di Santa la donna trovò tre biglietti con partenza il 27 dicembre e un pacco. All’interno, un cappottone rosso tartan con decori in pelliccia e un biglietto. “Anche se non è lo stesso di quando eri piccola, ti donerà il calore e l’affetto che meriti. Santa Claus”. Guglielmo cercò di rivolgere un occhiolino al padre, ma cadde di nuovo dalla bici, mentre la mamma stringeva tra le braccia il cappotto, i biglietti e il Babbo Natale in cappotto tartan.

Perfettamente a suo agio tra i ghiacci del Polo Nord, Babbo Natale è anche un grande habitué della natura in tutte le sue forme. E, quando ne sente il richiamo, indossa un abito in stoffa verde scuro, un ricordo delle origini visto che la sua prima veste, ancora nei panni dell'amatissimo vescovo di Myra, era proprio di questo colore. Sul completo verde porta un gilet rosso, con un sottile ricamo bianco ai bordi, chiuso dai classici bottoni alamari di colore marrone chiaro. Completa l'abbigliamento un cappotto smanicato in tartan a quadri, con il bordo in ecopelliccia. Lo stesso bordo abbellisce la parte finale dei pantaloni e del cappello, anche quest’ultimo in tartan rosso, con una campanella come pompon.

Non sarebbe Babbo Natale se non portasse sulle spalle un sacco carico di doni a cui ha aggiunto bacche rosse e bastoncini di zucchero. In una mano stringe il laccio con cui si chiude il sacco, nell’altra porta un piccolo cestino di legno intrecciato. E, allo stesso tempo, non sarebbe Babbo Natale se non avesse sulle labbra un bonario sorriso, dolce come gli occhi celesti coperti dagli occhiali tondi dalla sottile montatura dorata che ne accentuano l’espressione dolce e simpatica.