Babbo Natale e la Mappa Segreta 95 cm

“Ciao papà!”, gridò il piccolo Alessio attraverso lo schermo cellulare. Mancavano pochi giorni a Natale e il bambino desiderava con tutto il cuore che il padre arrivasse a casa in tempo per scartare i regali insieme. Come ogni anno. Alle spalle dell’uomo dondolava una mongolfiera con Babbo Natale nel cesto rosso, che Alessio non smetteva di guardare con gli occhi stupiti. “Babbo Natale mi porterà a casa in tempo, non preoccuparti”. 

“Tesoro guarda!”, lo chiamò la mamma. “È papà?”, chiese immediatamente lui. La mamma gli mostrò il video in cui il Santa Claus in mongolfiera dondolava su uno sfondo di alberi verdi. “È velocissimo!”, esclamò felice lui. La Vigilia si avvicinava sempre più. 

Ogni mattina Alessio correva in cucina per la colazione, emozionato al pensiero di avere notizie del viaggio di Babbo Natale. Il papà gli aveva inviato foto della mongolfiera sospesa davanti alle vetrine di negozi di giocattoli e di ruote panoramiche. “Dov’è oggi?”, chiese il piccolo saltellando da un piede all’altro, “È vicino? Sta arrivando?”. “Scopriamolo". “So dov’è! È dove fanno i dolcetti buonissimi!”. Nella nuova foto la mongolfiera dondolava appesa al lampione a lato della pasticceria preferita dal bambino, dove preparavano gli omini di pan di zenzero. “Andiamo da lui!”. “Aspetta!”. La mamma cercò di distrarlo in ogni modo, con una tazza di cioccolata e i cartoni in tv, ma non ci riuscì che per una mezz’oretta. “Allora? Andiamo!”. Quale fu la sua sorpresa quando, aprendo la porta, trovò sullo zerbino la mongolfiera. “Papà!”, chiamò, correndo verso le scale. Lui era là, con il cappello da Babbo Natale, pronto per un abbraccio. 

Non c’è luogo dove Babbo Natale non possa raggiungerci, in particolare a bordo della sua mongolfiera natalizia. 

Seduto nell’alto cesto di velluto, rosso come il suo abito, ha la mano tesa verso il pallone aerostatico, ampio, alto e soffice, vellutato a strisce rosse, bianche e verdi. Il pallone regge il cesto con tre cordicelle di spago dorate e un sostegno metallico che permette al pallone di scendere e salire e, una volta in alto, di reggersi perché la mongolfiera appesa possa dondolare dolcemente. 

Santa si sporge appena dal cesto e guarda in basso verso ogni casa che visiterà. Lo si riconoscerà subito, un balenio rosso tra le nuvole, con indosso il suo abito tradizionale: giacca di tessuto rossa con il bordo in pellicciotto bianco, cappello con il pompon e cintura nera con fibbia dorata che gli fascia la pancia tondeggiante. La soffice barba al vento è un po’ disordinata, con le sottili ciocchette che gli ricadono intorno al viso, intorno alle guance sollevate in un sorriso che reggono i suoi occhiali dalla montatura color argento. 

Tra le mani stringe il laccio di juta con cui è chiuso il sacco dei regali, dal quale spunta un piccolo abete spiraliforme dagli aghi sottili con le punte appena innevate. Deve essere pieno: si vede subito che è gonfio. 

Santa Claus è abituato a volare tra le nuvole. Che sia con le sue renne o in mongolfiera arriverà a destinazione al momento giusto. E ci terrà compagnia durante tutte le feste.