Babbo Natale e il Viaggio in Mongolfiera 95 cm

Debbie richiuse la finestra della camera con un po’ di fastidio. Il vociare dei fratelli minori che giocavano con gli altri bambini la distraeva. “Debbie! Vieni a giocare anche tu! Stiamo andando al parco, nelle feste c’è sempre la ruota panoramica, ti ricordi?”, le gridò Matteo. “E lo zucchero filato!”, aggiunse Leonardo. 

La ragazza spense la tv. “Tra un po’ c’è ‘La vita è meravigliosa, non vogliamo guardarlo insieme?”, le chiese la mamma, sedendosi sul divano. “L’abbiamo già guardato un sacco di volte”. “È la tradizione. E le tradizioni sono belle perché si ripetono nel tempo. E perché ci tengono uniti. Non trovi?”. Debbie sedette accanto alla mamma e accettò un po’ di copertina morbida bianca con il viso di Babbo Natale e di Rudolph con il naso tondo e rosso. “Oh… la mia di quando ero piccola”. “Per quando arrivava il freddo e ti veniva sempre il naso rosso… che dici che se più tardi prepariamo insieme un po’ di biscotti? Ai tuoi fratelli farà piacere lasciarli per Babbo Natale”. “Non lo so, devo uscire con Daniela. E poi sono grande per queste cose, non ti sembra?”. 

Varcando la soglia della camera, distratta da un messaggio appena ricevuto, Debbie urtò qualcosa di morbido. Dalla cornice della porta perdeva una mongolfiera rossa e bianca con Babbo Natale nel cesto, esattamente all’altezza dei suoi occhi. “Non si è mai troppo grandi per il Natale”, le disse la mamma. La ragazza fece dondolare la mongolfiera. Lo zucchero filato le piaceva tantissimo. E anche i biscotti con lo zenzero. “Aspetta, ti aiuto a spostare la mongolfiera”. “Lasciala pure. Mi piace vederla dondolare”. 

Babbo Natale è abituato a solcare i cieli con la sua slitta, arrivando così vicino alle stelle da poterle quasi toccare. Ma non è solo con la slitta che si libra nell’aria. 

Santa spunta dall’alto cesto di velluto rosso della sua mongolfiera, con il pompon bianco del cappello rivolto verso l’ampio, alto e soffice pallone aerostatico vellutato a strisce rosse e bianche. Il pallone regge il cesto con tre cordicelle di spago dorate e un sostegno metallico che permette al pallone di scendere e salire e, una volta in alto, di reggersi perché la mongolfiera appesa possa dondolare dolcemente. 

Rosso come la sua mongolfiera, ha indosso la giacca in tessuto con il bordo di pellicciotto corto bianco, chiuso sulla vita tondeggiante dalla cintura nera con la fibbia oro. Sicuramente lo riconosceremo anche dall’alto, con la morbida barba bianca in ciocchette un po’ disordinate, gli occhialetti tondi dalla montatura argentata e il sorriso allegro sotto i baffi arricciati. 

Nel cesto ha caricato anche il suo sacco dei regali, ben gonfio, dal quale spunta un abete dalla forma a spirale con gli aghetti sottili e le punte appena imbiancate, e lo regge con una cordicella di juta. 

La mongolfiera dondola. Babbo Natale è sempre più vicino.