Babbo Natale e il Ricordo Passato 32 cm

Il bambino posò il pastello a cera rosso. Aveva disegnato un omino alto con un ampio mantello sulle spalle, un gelato a forma di abete in una mano e un biscotto verde nell’altra. Tese il foglietto ad una bimba, in lacrime perché la sua renna palloncino era volata via. 

Clizia aveva ritrovato per caso il disegnino scarabocchiato per lei dal fratello ormai tanti anni prima, proprio nello stesso parco in cui stava passeggiando quella mattina. L’omino con il cappotto rosso era, in realtà, il Babbo Natale che la nonna esponeva sul comò. Lei lo aveva sempre trovato molto affascinante con quella barba bianca che sembrava fatta di fiocchi di panna montata e il cappotto pieno di onde. In una mano portava un abete addobbato, nell’altra una ghirlanda. Lo ricordava bene. La nonna aveva voluto che lo tenesse lei. 

Seduta a gambe incrociate su una panchina, con una renna palloncino legata al braccio, Clizia stava disegnando con l’album poggiato sulle ginocchia. Tracciò il profilo di Babbo Natale, ombreggiando con il carboncino le onde della barba e le curve del cappotto. In una mano ritrasse un gelato a forma di abete pieno di ciliegine e zuccherini e nell’altra una ghirlanda biscottata con le pigne candite. Ritagliò il cartoncino e sul retro scrisse una sola parola: ‘Grazie’. 

E quando ricevette un messaggio, ‘Ci vediamo presto’, seppe che la sua lettera era stata recapitata in tempo. La posta di Babbo Natale arriva sempre a destinazione. 

La neve deve aver fioccato in abbondanza perché è rimasta, a manciate, sul mantello rosso di Santa Claus che, infatti, ha calzato le racchette da neve con la rete trasparente sopra i suoi stivali marroni ed ora è pronto a partire. 

Stretto in vita da una cintura marrone, l’ampio mantello dai bordi in pellicciotto bianco è increspato in morbide onde. Santa ha caricato sulla spalla una sacca marrone con le campanelle dorate: l’ha riempita di regali, tant’è che spuntano alcuni pacchetti e un tamburello bianco. Con una mano regge per il tronco un abete folto, cosparso di cristallini di neve e addobbato con le bacche. Con l’altro braccio porta una ghirlanda di rami d’abete, anch’essa spruzzata di neve, carica di pigne e rami di agrifoglio. Un cardinale rosso, un piccolo uccellino con il piumaggio nero intorno al becco, si è posato sulla ghirlanda per accompagnarlo nel tragitto. 

Tragitto che lo porterà fino a noi. Lo riconosceremo subito, con gli occhi celesti e l’abbondante nevicata di onde bianche che è la sua barba. Sul viso, tra i baffi arricciati, gli spunta un tenue sorriso. Ha messo un rametto di agrifoglio sul cappello: un simbolo di buon auspicio che ci accompagnerà per le feste.