Babbo Natale al Ballo della Foresta 50 cm

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15,90 €

Come da tradizione ogni solstizio d'inverno gli elfi preparavano un ballo nella foresta di Nataland. Tale processo richiedeva l'aiuto di tutti i mastri delle botteghe, nello specifico era Kaidynv, l'artista, che affidava e gestiva i compiti. Quanto a me, preparavo i doni che tutti si sarebbero scambiati al termine della festa. Non si trattava di regali comprati o preparati ma di rami di abeti magici. Il loro significato era da ricercarsi in un'antica tradizione elfica che considerava la nota conifera un simbolo di prosperità futura. Tale evento era svolto proprio prima del Natale per augurare la buona riuscita dell'impresa. Il nostro ballo era l'incipit della storia più bella, quella che raccontava la diffusione dello spirito natalizio nel mondo.

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5159097

Vittorio salutò la piccola Carmen che lo fissava dalla finestra, un po’ assonnata, con il suo orsacchiotto in braccio. Era certo che lei non lo avesse riconosciuto perché, sebbene si incontrassero spesso su e giù per le scale del loro palazzo, in quel momento indossava il cappottone rosso con cui ogni mattina andava a passeggio nel boschetto che costeggiava il quartiere, qualche volta con le ciaspole se c’era la neve. Al massimo avrebbe potuto confonderlo con Babbo Natale.

“Questa è l’ultima”, e annuì soddisfatto. Vittorio non poteva dirsi uno spirito particolarmente festoso, non era un amante dei motivetti natalizi fischiettati sotto il vischio o degli addobbi abbondanti, né dei pranzi in famiglia. Ma simpatizzava con le persone allegre e non gli dispiaceva essere lui a regalare un sorriso. Così approfittando dell’avvicinarsi delle feste aveva pensato di fare un piccolo regalo a tutti i condomini, anche a chi conosceva meno. Durante le sue passeggiate nel boschetto aveva raccolto pigne e rametti di pungitopo che, una volta spruzzati di brillantini dorati, aveva legato insieme per creare dei piccoli mazzetti da lasciare davanti alle porte delle abitazioni. Un po’ perché non avrebbe partecipato alla tombolata organizzata dal palazzo, un po’ per scusarsi delle volte in cui era stato burbero.

Un bel Babbo Natale in abito rosso lo fissava dallo zerbino. Aveva le ciaspole in una mano e delle pigne nel sacco. Vittorio si chinò in ginocchio ad osservarlo. Indossava un buffo cappello morbido e voluminoso e gli sorrideva con aria complice. Notò un biglietto incastrato tra un ramo di abete e una pigna. “Grazie Babbo Natale”. Magari un salto alla serata della tombola poteva farlo. Per un saluto. 

Santa Claus vestito di rosso che porta il Natale di casa in casa

Ogni anno, nella notte tra il 24 e il 25 dicembre, grandi e piccini lanciano un occhio al cielo nella speranza di cogliere un guizzo rosso stagliarsi contro la luna. Babbo Natale si riconosce subito. Per consegnare i doni indossa sempre il suo abito preferito: una morbida giacca rossa con il pellicciotto bianco chiusa un cinturone nero con la fibbia dorata su un paio di pantaloni abbinati, gli stivali neri lucidi e il cappello con pompon bianco. È la tradizione, ormai, uno dei simboli più amati della festività che trasforma in realtà i sogni di tutti.

Consegna dei regali sulle ciaspole

Non è un compito semplice quello del dispensatore di doni, ma Babbo Natale è pronto a tutto. Il sacco dei regali è già riempito da tempo e ora che lo ha caricato sulla spalla destra si vedono spuntare due regali impacchettati e decorati con i fiocchetti e una pigna. Nell’altro guanto verde scuro, invece, porta due ciaspole e due rametti di abete legati insieme ad una pigna innevata da un fiocchetto rosso. Consegnare i doni lo riempi di gioia e infatti già sorride, un sorriso che gli riempie le guance e gli addolcisce gli occhi cerchiati dagli occhiali dorati, mentre si lascia abbracciare dalla folta barba bianca che sembra avere la consistenza di una nuvola. 

Maggiori Informazioni
Materiale Stoffa
Colore Rosso
Larghezza 25 cm
Profondità 20 cm
Altezza 50 cm
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Babbo Natale al Ballo della Foresta 50 cm

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