Utilizziamo i cookie per rendere migliore la tua esperienza di navigazione. Per rispettare la nuova direttiva sulla privacy, è necessario chiedere il tuo consenso per impostare i cookie. Per saperne di più.
“Cara, hai avuto un’idea eccellente ad organizzare questo aperitivo dolce della Vigilia!”. Natalia sorrise timidamente alla signora, sicura di averla già vista tante volte, eppure non riusciva proprio a ricordare come si chiamasse!
Osservando un dolce alberello di meringhe addobbato con lecca lecca e bastoncini di zucchero, a Natalia era balenata l’idea di prepararne una manciata per la cena. Aveva le uova, aveva lo zucchero a velo, non le ci volle molto per riempire tre ampie teglie da mettere in forno che poi, a cottura ultimata, portò fuori in giardino perché si raffreddassero. Proprio in quel momento vide passare Stefania, sua grande amica dai banchi di scuola, a cui fece un cenno di saluto. In breve le due si ritrovarono a chiacchierare assaggiando una meringa.
A Stefania si aggiunsero poco dopo i nuovi vicini, venuti a chiedere in prestito dello zucchero, e loro figlio con alcuni amici. In breve il piccolo tavolo nel giardino di Natalia si era riempito di vicini e conoscenti che, attirati dal gruppo che man mano si ampliava, erano entrati a curiosare. Natalia aveva preparato caffè e zabaione per tutti e portato all’esterno anche l’alberello decorativo, che aveva lasciato al centro del tavolo, tra i vassoi di meringhe.
Quando le lucine dorate dell’alberello divennero più brillanti Natalia si rese conto che il sole era tramontato. Salutò la signora di cui non ricordava il nome e accompagnò Stefania fino all’auto mentre, intorno a lei, i piccoli gruppetti si scioglievano, salutandosi, e ripromettendosi di organizzare presto un altro incontro. Le meringhe per la cena della Vigilia erano terminate già da un pezzo. Ma Natalia, riportando in casa l’alberello, era felice. Aveva creato una nuova tradizione.
Alberello natalizio in resina ricoperto di meringhe bianche e addobbato con dolcetti
L’alberello natalizio Niagara è il più dolce che sia. È un albero speciale: la sua chioma, anzichè di rami, è composta da bianche e spumose meringhe appena cotte in forno. Più spumose quelle alle base, più piccine quelle in cima, tutte le meringhe sono tutte lisce e lucide e hanno la forma di ciuffetti strabordanti di ondine.
Gli addobbi sono i tipici dolcetti natalizi. Bastoncini di zucchero rossi e bianchi, tonde caramelline lecca lecca rosa e fucsia, cupcake glassati con i confetti colorati e un ciuffetto di panna e piccole torte ripiene di frutti rossi o decorate con cristallini dorati spuntano tra i ciuffi bianchi fragranti e le lucine dorate e riempiono l’alberello fino alla cima su cui si è posata una stella biscottata su cui la ghiaccia bianca ha disegnato i raggi.
L’alberello affonda le radici in una ciambella rosa confetto abbellita da decori floreali in oro, che posa su un riccetti bianchi, come panna appena uscita dalla sac à poche.
Chissà che a Babbo Natale, una volta lasciati i regali sotto l’albero, non venga il desiderio di assaggiarne un pezzetto.
Materiale | Resina |
---|---|
Larghezza | 15 cm |
Profondità | 15 cm |
Altezza | 42 cm |