Addobbo Natalizio Sweet Caress Candy 6 cm

La carezza è il fiore che la mano può concedere al terreno altrui. Non esiste cuore così poco fertile che non sia in grado di riceverla. Il Natale è la festa dei ricordi, le carezze della memoria. 

Kelly, una gioiosa bambina di undici anni, era costretta a stare in ospedale per alcune importanti cure. Sua nonna, a lei molto legata, le portò per ben otto mesi di seguito, ogni singola sera, un diverso dolcetto. “È la mia carezza per te” diceva. Due settimane prima del giorno di Natale le visite dell’anziana signora prima si fecero sporadiche, poi terminarono del tutto. Nonostante Kelly chiedesse a sua mamma quale fosse il motivo, la donna rispondeva sempre che aveva da fare e che sarebbe tornata, ma la bambina conosceva abbastanza la nonna da sapere che questo non era vero. Decise così di scrivere una letterina a Babbo Natale in cui gli chiedeva di ricevere ancora la carezza della sua cara nonnina. Il mattino di Natale una infermiera bussò alla sua stanza dicendo: “C’è una sorpresa per te!”. Dalle sue mani estrasse un pacchetto rosso. “Non so chi l’ha portato, ma era sulla tua finestra all’alba di questa mattina”. Kelly lo prese tra le mani e lo aprì immediatamente: si trattava di una caramella rossa a forma di guanto. Nella parte centrale c’era disegnato un bianco fiocco di neve glitterato. La sua estremità inferiore era anch’essa decorata con una bianca striscia dello stesso colore. La piccola opera d’arte poteva essere appesa grazie alla presenza di un filo dorato che la sorreggeva. Vicino al pacchetto c’era scritto: “Sweet Caress Candy, la carezza che stavi aspettando. Buon Natale, che tutti i tuoi sogni si realizzino! Con affetto, Santa”. La bambina, felice come non lo era mai stata, esclamò: “Eccola, la carezza della nonna! Lo sapevo che Babbo Natale non mi avrebbe deluso!”. La mamma la guardò e, trattenendo a stento le lacrime, la tirò a sé. Dopo qualche giorno Kelly miracolosamente guarì; i medici sostennero che l’aspetto psicologico aveva pesato molto nel quadro clinico generale. Da quel giorno, tutti gli anni, Kelly e i suoi genitori non fecero più a meno degli Sweet Caresses Candies, i primi portatori di carezze.