Addobbo Natalizio Pendolo Dorato dei Desideri 16 cm

La misura del tempo è scandita dalla grandezza dei desideri del cuore. 

Una fiaba senza tempo aveva per protagonista un pendolo. Esso, solitamente, era lo strumento che misurava quotidianamente, con i suoi precisi rintocchi, gli istanti che formavano un periodo. Il pendolo di questa storia, però, era speciale poiché a differenza degli altri non funzionava. Il re del castello non lo considerava perché non oscillava mai; se non lo buttava via era solo perché era incredibilmente bello. La parte destinata all’oscillazione era caratterizzata da una estremità dorata decorata elegantemente. Essa era simile alla punta di una freccia il cui arciere era il cuore, il mezzo il tempo ed il destinatario il desiderio. Ciò che il sovrano non sapeva è che il suo pendolo era speciale poiché non misurava il tempo collettivo ma singolo, quello cioè della sua anima, per questo era fermo da anni. Chiunque fosse stato il padrone del castello avrebbe condiviso con esso anche il suo cuore. Il giorno della vigilia di Natale una fanciulla si perse e chiese informazioni ai suoi domestici che erano fuori dalle mura a cogliere legna. Quando sentì rumori il re, infastidito, richiamò subito i suoi servi e con loro anche la ragazza. Nel momento in cui questa entrò nel castello e l'uomo la vide per la prima volta, inavvertitamente il pendolo dorato oscillò per poi fermarsi nuovamente. Il re fu travolto in quell’istante dal desiderio di amare quella giovane donna. Abituato a nascondere le sue emozioni più belle, subito indurì il suo cuore rispondendola in malo modo: “Ti sei persa, e a me cosa importa? Questa notte puoi passarla qui perché è in arrivo un temporale; domani vedremo il da farsi”. La fanciulla, spaventata dai modi bruschi, acconsentì e si ritirò nella sua stanza. Il sovrano, chiuso nella sua torre, non smetteva di pensare a lei anche se cercava con tutte le forze di non farlo. Un’altra oscillazione svegliò l’addormentato pendolo. “Domani andrà via e io non potrò più vederla… Devo fare qualcosa!”. A sua insaputa fece preparare una cena a cui la invitò gentilmente ad unirsi. In quelle poche ore l’amò come mai aveva amato nessuno, si prese cura di lei in un modo così speciale da farla innamorare perdutamente di lui. Il mattino seguente le chiese di sposarlo e al suo sì il cuore suonò in festa così come i rintocchi del magico pendolo che mai più, da quel Natale, smise di funzionare. Da questa incredibile fiaba discende il pendolo dorato dei desideri, la punta del sogno a portata di cuore.